Cosa mangiare e cosa non mangiare dopo lo sbiancamento denti

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SBIANCAMENTO DENTALE

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Cosa mangiare e cosa non mangiare dopo lo sbiancamento denti

Al giorno d’oggi è sempre più in voga rivolgersi ad un dentista per effettuare uno sbiancamento ai denti, in modo da ottenere un sorriso smagliante in un’unica seduta.

Lo sbiancamento è un intervento per nulla invasivo, quindi privo di rischi per la salute del paziente e per gli elementi dentali. Il risultato ottenuto tramite questo trattamento è visibile nell’immediato ma è utile seguire scrupolosamente alcuni accorgimenti per evitare di danneggiare l’intero lavoro svolto.

Mantenere a lungo un sorriso splendente significa prestare attenzione a cosa mangiare e non magiare dopo lo sbiancamento dei denti, ossia quali alimenti è meglio evitare di consumare e quali accortezze attuare per assicurare risultati ottimali più a lungo possibile, in tal senso fumare dopo lo sbiancamento dei denti è assolutamente sconsigliato.

 

Sbiancamento ai denti: consigli per un sorriso smagliante

 

Lo sbiancamento ai denti è un trattamento che permette a chiunque di poter ottenere un sorriso perfetto e lucente con una sola seduta, tuttavia per assicurare a lungo questo “stato” è fondamentale seguire accuratamente alcuni consigli.

Molti pazienti dopo essersi sottoposti a questa operazione si trovano dinanzi a molteplici domande e dubbi circa il suo mantenimento nel tempo. Infatti, per il post sbiancamento denti è necessario prestare attenzione sia all’igiene orale che all’alimentazione: il consumo di determinanti alimenti potrebbe rovinare nell’immediato il lavoro svolto dal professionista.

A questo punto è fondamentale sapere anche quanto dura lo sbiancamento dei denti, visto che tale trattamento non è permanente ma necessita di essere ripetuto a seconda della disciplina rivolta per la sua cura. Alla luce di questa considerazione per fare in modo che l’effetto sbiancante si mantenga nel tempo, è importante evitare di assumere specifici alimenti che potrebbero intaccare l’operato.

Quindi, cosa non mangiare dopo lo sbiancamento ai denti?

Innanzitutto nei primi giorni di post-sbiancamento i denti sono più sensibili e quindi maggiormente soggetti a pigmentazione, ciò significa che tendono ad assorbire tutto ciò che si consuma, motivo per cui è bene evitare per almeno una settimana:

  • Frutta e verdura colorata: alcuni vegetali e frutta nonostante facciano bene alla salute sono alimenti dannosi per il bianco ai denti. In tal senso le verdure che creano maggiori problemi allo smalto dentale sono pomodori, melanzane, cavolo viola, radicchio rosso ed ortaggi di colore scuro o acceso. Per quanto riguarda la frutta è bene evitare prugne e albicocche poiché, i loro naturali coloranti e le sostanze zuccherine che contengono, possono intaccare lo smalto e macchiare nuovamente i denti.
  • Cibi e bevande acide: consumare alimenti che presentano un alto livello di acidità può non solo rovinare lo sbiancamento ai denti ma anche l’intera dentatura in quanto sensibile;
  • Bevande pigmentate: evitare l’assunzione di bevande scure come vino, caffè e tè poiché capaci di recare danni immediati. Infatti questi sono gli alimenti maggiormente responsabili dell’ingiallimento dello smalto dentario;
  • Cioccolato e liquirizia: cibi capaci di annerire i denti e quindi di ridurre notevolmente il mantenimento di un sorriso lucente.

Pertanto è necessario fare la dieta “anti-colori” ed evitare, categoricamente, di fumare dopo lo sbiancamento ai denti.

Alla luce di ciò pare utile sapere cosa mangiare, invece, dopo lo sbiancamento ai denti cercando il più possibile di consumare bevande e cibi “chiari” come latticini, pollame, pasta, riso o patate. Tuttavia nel caso in cui non si potesse fare a meno di assumere bevande colorate una soluzione intelligente è quella di usare una cannuccia, che consente di limitarne il contatto con i denti.

Oltre a ciò è però fondamentale seguire anche una corretta igiene orale, chiedendo consigli al proprio dentista riguardo alla scelta di prodotti meno aggressivi per proteggere i denti sensibili.

 

Quanto dura lo sbiancamento dei denti? Consigli igiene orale

 

A questo punto è naturale domandarsi quanto effettivamente dura lo sbiancamento dei denti. Per mantenere il più a lungo possibile il trattamento svolto da un professionista è necessario non solo prestare attenzione a cosa non mangiare (dopo lo sbiancamento denti) ma, anche, seguire un’igiene orale corretta durante la propria routine quotidiana.

Nonostante la seduta dal professionista porti risultati ottimali nell’immediato è pur vero che per mantenerli è importante anche un’igiene regolare. Questo perché è fondamentale evitare di ripetere spesso e nel breve tempo il trattamento sbiancamento ai denti, in quanto può provocare danni allo smalto e alle gengive.

Se l’effetto sbiancante può durare un mese con l’assunzione di alimenti errati è pur vero che, viceversa, con il consumo di cibi e bevande corrette esso può resistere sino ad un anno. Non solo, per mantenere il più a lungo possibile i denti bianchi occorre svolgere una pulizia dopo ogni pasto con strumenti idonei (spazzolino, dentifricio, collutorio e scovolino) ed effettuare un’igiene orale professionale ogni 4/6 mesi.

Dunque è importante: fare attenzione alla corretta pulizia dentale usando prodotti non aggressivi evitando, quindi, collutori e dentifrici composti da coloranti; scegliere un’alimentazione sana ed effettuare controlli periodici dal dentista.

Dopo lo sbiancamento è inoltre possibile sottoporsi ad una seduta di applicazione di fluoro che favorisce la rimineralizzazione dello smalto e la protezione dei denti.

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