Come prevenire le carie dentali con la fluoroprofilassi

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Come prevenire le carie dentali con la fluoroprofilassi

Le tante pubblicità di dentifrici ci hanno insegnato che il fluoro aiuta a prevenire le carie dentali. Non spiegano però in che modo questo accade e perché il fluoro è così importante. Senza contare che tralasciano un particolare: anche troppo fluoro può far male. Che fare, allora?

Come in molte altre cose, la soluzione è seguire i consigli del tuo dentista di fiducia. Ti saprà dire di quanto fluoro hai bisogno, come lo devi assumere e per quanto tempo. Con le modalità giuste, infatti, la “fluoroprofilassi” aiuta la dentizione nei bambini e previene le carie negli adulti.

Perché il fluoro aiuta a prevenire le carie dentali?

Il nostro cavo orale ospita migliaia di batteri, che si rintanano nei residui di cibo e si nutrono degli zuccheri. Man mano che la colonia batterica cresce, produce degli acidi che demineralizzano lo smalto e formano dei buchi: le carie dei denti. Se lasci che il processo vada avanti, i buchi diventano sempre più profondi, finché la colonia batterica non raggiunge la polpa dentale.

Insieme al calcio e al fosforo, il fluoro è uno dei minerali che costituisce lo smalto. La sua azione preventiva contro le carie dei denti si esplica soprattutto in tre modi.

  • Formazione di fluorapatite. Fa parte del gruppo dell’apatite ed è una variante dell’idrossiapatite, contenuto dello smalto dei denti. Nella fluorapatite, il fluoro prende il posto degli ioni di idrogeno. Il risultato è un minerale più resistente all’attacco dei batteri e quindi alle carie dentali. La sintesi di questo minerale si verifica soprattutto nell’età infantile, quando la struttura dentale si sta formando. Una volta che il dente è formato, cessa del tutto.
  • Remineralizzazione dello smalto. Nei denti già formati, il fluoro si fissa sullo strato più esterno dello smalto. Qui si unisce a calcio e fosfato, per sostituire le zone erose dagli acidi della placca e aiutando a prevenire le carie dentali.
  • Azione antibatterica. Il fluoro è un ottimo antibatterico e contrasta l’azione dello Streptococcus mutans, il batterio che provoca la carie.

Cos’è la fluoroprofilassi

Il fabbisogno giornaliero di fluoro cambia in base all’età.

  • 0,1-0,5 mg fino a 6 mesi di vita
  • 0,2-1 mg dai 6 ai 12 mesi
  • 0,5-1,5 mg da 1 a 3 anni
  • 1,0-2,5 mg da 4 a 6 anni
  • 1,5-2,5 mg dai 7 anni
  • 1,5-4,0 mg nei soggetti adulti

La fonte principale di fluoro sono l’acqua, alcune verdure, pesce, latte e carne. Può però capitare che il fluoro assunto mediante l’alimentazione non sia abbastanza per il fabbisogno giornaliero. Una carenza del genere può avere conseguenze gravi per la salute dentale, specie nel caso di bambini ancora in via di sviluppo. Ecco perché i dentisti raccomandano la fluoroprofilassi durante la dentizione dei bambini.

La fluoroprofilassi è uno degli strumento per la prevenzione dentale nei bambini e negli adulti. A seconda delle esigenze del paziente, il dentista può consigliare i seguenti trattamenti.

  • Fluoroprofilassi sistemica. Il bambino assume fluoro mediante compresso o gocce.
  • Fluoroprofilassi topica casalinga. Si applica il fluoro direttamente sui denti, mediante dentifrici o collutori.
  • Fluoroprofilassi topica professionale. Il dentista calibra il dosaggio di fluoro e lo applica sui denti del paziente mediante un apposito gel. A contatto con i denti, il fluoro penetra nello smalto e lo rinforza. Per migliorare la penetrazione, il dentista può usare anche apparecchi di ionoforesi.

Quanto fluoro per la prevenzione dentale dei bambini?

I dentisti raccomandano di integrare la dieta dei bambini con gocce di fluoro, che stimolano la formazione di fluorapatite e rendono i denti più forti. In più, proteggono i primi dentini dalle possibili carie ai denti. I genitori devono però stare attenti al fai da te: è sempre bene chiedere rivolgersi a uno specialista, che consiglierà dosaggi e modalità di assunzione. Per quanto riguarda il dentifrici al fluoro, invece?

I bambini dovrebbero cominciare a usare lo spazzolino attorno ai 6 mesi. Una volta che il bambino ha imparato a non ingoiare il dentifricio, si può iniziare a usare un dentifricio con 1000 parti per milione di fluoro. Uno dei genitori lo dovrà ovviamente assistere nelle operazioni di pulizia, almeno per i primi anni. Nel mentre, è probabile che sia necessario proseguire con l’uso di fluoro in gocce. Potrebbero esserci difficoltà pratiche, motivo per cui serve sempre il consiglio di uno specialista.

È difficile che i genitori abbiano una percezione chiara del fabbisogno di fluoro del bambino. Molto dipende dalla capacità del piccolo di lavarsi i denti, dall’alimentazione, dallo stile di vita. Nonostante ci siano delle linee guida a riguardo, non possono tenere conto di tutti i singoli casi. L’ultima parola spetta quindi al medico che, presa in esame la bocca del piccolo, consiglierà le soluzioni migliori per prevenire future carie ai denti.

Cercare di bypassare il consulto medico può essere dannoso per il bambino. Si rischia infatti la cosiddetta fluorosi, l’intossicazione da eccesso di fluoro. Il fenomeno si manifesta con macchie bianche sui denti. Per evitarlo basta poco: l’importante è parlare con pediatra e dentista.

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