Soffri di allergia al dentista?

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Soffri di allergia al dentista?

Alcune persone soffrono di allergia al dentista in senso figurato: quando vedono il profilo del trapano si fanno prendere dall’ansia e stanno addirittura male. A volte però il problema non è solo psicologico, ma anche fisico.

Gli strumenti medici sono concepiti per essere facili da sterilizzare, sicuri e il più possibile biocompatibili. Purtroppo per alcune persone questo non basta. Esiste una minoranza di individui allergica al dentista nel senso più letterale del termine. Queste persone soffrono infatti di allergie a materiali e farmaci usati comunemente in odontoiatria.

Cosa puoi fare in casi del genere? Se rientri tra i pochi sfortunati, sei condannato a rinunciare alla cura dei tuoi denti? Ovviamente no. Un professionista serio è sempre pronto a offrire valide alternative per chi soffre di allergia. Dal canto tuo, è importante che tu conosca le allergie più diffuse e sia preparato a riconoscerne i sintomi.

Allergia all’anestesia del dentista

In alcune terapie odontoiatriche è necessario ricorrere a un’anestesia locale, così da rimuovere il dente o effettuare l’otturazione senza dolore. Il dentista provvede a iniettare un farmaco che addormenta l’area interessata dall’intervento, aspetta che faccia effetto e si mette al lavoro. Nell’1% dei casi le cose non vanno come dovrebbero. Come tutti i farmaci, anche quelli usati a questo scopo possono infatti avere conseguenze indesiderate.

Di solito gli effetti collaterali dell’anestesia del dentista sono di poco conto. Capita però che il paziente sia allergico alla lidocaina o ad altri anestetici usati in ambito odontoiatrico. Dopo l’iniezione la persona comincia a sudare, trema, fa fatica a respirare e deglutire, lamenta una forte nausea. Nei casi più gravi, il sangue fa fatica ad arrivare al cervello e il paziente sviene. Per fortuna il tutto tende a durare poco tempo e spesso il recupero è spontaneo.

Per ridurre al minimo i rischi legati a un’eventuale allergia all’anestesia del dentista, devi:

  • segnalare se hai assunto farmaci nelle ultime ore, per ridurre il rischio di interazioni dannose;
  • indicare eventuali allergie di cui sei a conoscenza;
  • in caso di malessere immediato, segnalarlo subito al dentista;
  • in caso di malessere nelle 24 ore successive, rivolgerti a un medico.

Salvo la presenza di malattie cardiovascolari, è comunque raro che un’eventuale reazione allergica metta davvero in pericolo il paziente. L’anestesia del dentista non fa male e un professionista è più che preparato a gestirne gli effetti collaterali.

Allergia ai guanti in lattice del dentista

L’allergia ai guanti in lattice del dentista è forse una delle più sottovalutate, nonostante sia piuttosto comune. Colpisce soprattutto chi lavora con questo materiale, come medici e infermieri, ma anche chi lo produce. La reazione allergica comprende rash cutanei nella zona toccata dal lattice, rinite allergica e perfino shock anafilattico.

Per ridurre il rischio di allergia al lattice dal dentista, molti professionisti usano ormai guanti latex free. Inoltre, prodotti come le siringhe monouso sono ormai realizzati quasi esclusivamente senza lattice. Perfino strumenti come le dighe in gomma, un tempo realizzate in lattice, adesso sono disponibili in versione anallergica.

Tutto questo garantisce un minor rischio di allergia dal dentista. Tu come paziente devi però esporre fin da subito eventuali problematiche di cui sei a conoscenza, affinché il professionista possa prepararsi di conseguenza.

Allergia al nichel usato dal dentista

L’allergia al nichel per chi va dal dentista può essere un grossissimo problema, specie se si tratta di un dentista low cost. Le leghe metalliche “non nobili” con nichel, cromo e cobalto sono infatti una soluzione economica usata per le protesi rimovibili, come ponti e corone. Il problema è che sono composte per l’85% da metalli ad alto rischio allergico.

Se sai di essere allergico al nichel e hai bisogno di una protesi, devi farlo subito presente al tuo dentista. Da parte sua, il dentista deve segnalare l’eventuale presenza di allergeni tra i metalli per protesi dentali o nell’amalgama usata per le otturazioni. Se però ti rivolgi a dentisti molto – troppo – economici e poco seri, questo potrebbe non capitare. Per fortuna ci sono soluzioni a prova di allergia.

Al giorno d’oggi esistono diverse alternative alle leghe non nobili. Le leghe a base di oro e metalli nobili danno molti meno problemi, ad esempio. Le protesi dentarie mobili di ultima generazione sono spesso realizzate ceramiche e resine 100% biocompatibili. Sono tutte soluzioni in una fascia di prezzo medio-alta. In compenso, annullano i rischi legati ai metalli per protesi dentarie più economici e di qualità più bassa.

Se non hai mai verificato l’eventuale presenza di un’allergia al nichel dal dentista, quali sono i campanelli di allarme di cui tenere conto? Le reazioni allergiche sono quasi tutte da contatto e comprendono:

  • prurito;
  • bruciore;
  • secchezza orale;
  • pizzicore alla lingua;
  • pelle infiammata intorno alla bocca.

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