Incidenti stradali e bruxismo: sintomi e disturbi del sonno

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Incidenti stradali e bruxismo

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Incidenti stradali e bruxismo: sintomi e disturbi del sonno

Il 7% degli incidenti stradali sono causati da un colpo di sonno dovuto a sindrome delle apnee ostruttive del sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS). Si tratta di un disturbo respiratorio che si manifesta durante il riposo notturno e consiste in episodi ripetuti di completa o parziale ostruzione delle vie aeree superiori (apnea o ipopnea), con riduzioni fasiche dei valori della saturazione d’ossigeno arteriosa e possibile aumento dell’anidride carbonica ematica.

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno costituisce uno dei fattori di rischio più importanti collegati al bruxismo e ai suoi sintomi. Infatti, circa un quarto delle persone affette dalla sindrome digrigna i denti durante il sonno.

Sindrome delle apnee ostruttive del sonno

I sintomi della sindrome delle apnee ostruttive del sonno sono: russamento abituale, pause respiratorie dovute all’apnea, risvegli con sensazione di soffocamento, sonno notturno agitato, nicturia, cioè il bisogno di urinare ripetutamente durante la notte, e xerostomia, termine che indica il sintomo della secchezza delle fauci, della bocca secca per la mancanza di saliva. In alcuni casi la sindrome delle apnee ostruttive del sonno determina anche sudorazione notturna eccessiva.

Durante le ore diurne, i soggetti affetti da OSAS accusano diversi sintomi che sono conseguenza di un sonno inefficace, che non ristora in modo adeguato l’organismo: sensazione di sonno non ristoratore, cefalea, eccessiva sonnolenza con conseguente aumento del rischio di incidente stradale. Si calcola che il pericolo di incidente sia da 3,5 a 8 volte maggiore rispetto alla popolazione che non soffre del disturbo.

Bite notturno per bruxismo, russamento e apnea

La prevenzione e la cura della sindrome delle apnee ostruttive del sonno vede il dentista in prima linea. Infatti, si stima che circa il 30% della popolazione si rechi dal dentista una volta all’anno, mentre i soggetti che soffrono di OSAS costituiscono addirittura il 20% degli adulti in determinate fasce d’età. Gli odontoiatri hanno quindi la possibilità di cogliere precocemente segni e sintomi della sindrome e valutare se è possibile intervenire con dispositivi orali specifici, detti “oral appliance” (OA) oppure “bite”.

Un bite notturno per bruxismo può essere efficace anche per contrastare disturbi come il russamento e l’apnea. In questi casi il dispositivo mantiene la pervietà delle vie aeree posteriori alla lingua, spostando in avanti la mandibola e tenendola chiusa. Così viene aumentata la dimensione verticale occlusale e agevolata la respirazione. Per alcune situazioni cliniche l’uso di un bite notturno per bruxismo permette di sostituire efficacemente altri tipi di apparecchiature ben più scomode da utilizzare.

Per esempio un trattamento per il bruxismo più onerose sul piano economico e del dispendio di tempo è la stimolazione transneurale dei muscoli (TENS) che permette di controllare le contrazioni muscolari e mantenere un buon rilassamento.

Ortognatodonzia e gnatologia

L’ortognatodonzia e la gnatologia sono le discipline dell’odontoiatria che entrano in gioco nel trattamento del bruxismo e i sintomi che ne derivano con un contemporaneo miglioramento dei disturbi legati alla sindrome delle apnee ostruttive del sonno.

L’ortognatodonzia si occupa di diagnosticare e correggere i disturbi che riguardano il distretto cranio – facciale, come le malocclusioni, dovute al disallineamento dei denti, le patologie dell’articolazione temporo – mandibolare e dei muscoli responsabili della masticazione, la presenza di spazio eccessivo tra i denti (diastema), la sporgenza degli incisivi, verso l’esterno o verso l’interno del cavo orale (protrusione o proinclinazione).

La gnatologia studia tutti gli aspetti anatomo funzionali dell’apparato masticatorio e interviene nella prima fase di valutazione dei disturbi e delle disfunzioni.

Quanto costa un bite per il bruxismo

I bite per bruxismo che si trovano in farmacia sono costituiti da mascherine termoplastiche automodellanti in resina che si adattano all’arcata dentaria del paziente oppure da placche preformate, con una struttura standard.

L’acquisto di un bite per bruxismo in farmacia è sicuramente una soluzione economica che comporta una spesa di poche decine di euro. Si tratta tuttavia di un rimedio che può essere preso in considerazione quando il bruxismo dà sintomi lievi, senza che siano associati importanti disturbi del sonno.

Nel caso di sindrome delle apnee ostruttive del sonno e bruxismo è importante invece rivolgersi a un medico odontoiatra che possa realizzare una valutazione approfondita del quadro clinico complessivo e proporre gli interventi possibili per risolvere completamente il problema, inclusi i suoi sintomi, il russamento e le apnee notturne.

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